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sabato 1 marzo 2014

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE: STORIA E MODELLI TRADIZIONALI


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  • LE TEORIE CLASSICHE (primi ‘900. approccio meccanicistico: sostituiscono l’empirismo con il metodo scientifico, al fine di migliorare l’efficienza e la produttività dell’azienda) 
  • ORGANIZZAZIONE = strumento (prioritari sono gli aspetti formali) intenzionalmente creato per raggiungere un obiettivo; può essere razionalmente progettato: la scienza è la base per migliorarlo! Il potere di comando è attribuito al portatore del capitale di rischio, che deve essere “guidato” da ASSOLUTA RAZIONALITA’ (conoscenza alternative, capacità di calcolare le conseguenze di ogni decisione, possibilità di scelta che massimizzi la funzione di utilità) 
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  • Il TAYLORISMO. Organizzazione scientifica del lavoro à scopo: aumentare la produttività attraverso la SCOMPOSIZIONE DELLE MANSIONI (programmare fasi di lavoro collettivo, assegnare compiti specifici alle singole mansioni, prestabilire i rapporti di autorità e collaborazione tra le varie mansioni, codificare il funzionamento di macchine e persone); il lavoratore è un esecutore motivato principalmente dalla remunerazione. LA MASSIMA EFFICIENZA TECNICA (definiti tempi e metodi di esecuzione ottimali, selezione ed addestramento scientifici dei lavoratori, management per funzioni) E’ LO STRUMENTO PER LA MASSIMA EFFICIENZA ECONOMICAà nasce il sistema della lavorazione in serie, adottato da Ford, che fece decollare lo sviluppo di un MERCATO DI MASSA (vado su economia di scala perché riesco ad abbattere i costi; svantaggio: alienazione del capitale umano) 
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  • La TEORIA AMMINISTRATIVA DI FAYOL si basa su una visione meccanicistica della realtà aziendale, ponendo enfasi sullo sviluppo delle CAPACITA’ GESTIONALI dei manager e sugli aspetti più propriamente amministrativi ed organizzativi 
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  • L’approccio di WEBER deriva dalla GESTIONE BUROCRATICA DELLO STATO APPLICATA ALL’AMBITO AZIENDALE. Caratteristiche principali del Modello di Burocrazia di Weber: regole scritte, gerarchia piramidale dei dipendenti che sono stipendiati, le risorse appartengono non ai singoli membri, bensì all’organizzazione stessa. Prevede inoltre: un apparato amministrativo per l’esercizio del potere legale, relazioni impersonali, gerarchia di uffici, disciplina, possibilità di far carriera, stipendio graduato secondo la linea gerarchica e le responsabilità. 
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  • LA SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE (dal ’27 in poi. Alle teorie classiche, contrappongono l’importanza del fattore umano e il primato degli aspetti INformali nell’organizzazione produttiva). 
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  • L’APPROCCIO BASATO SULLE RISORSE UMANE DI MAYO. Esperimenti mostrarono che la MOTIVAZIONE (fattore umano) esercitava un effetto preponderante (rispetto ai fattori fisici) sulla produttività. 
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  • LA TEORIA SEQUENZIALE DEI BISOGNI DI MASLOW evidenzia componenti di retribuzione diverse da quella meramente salariale e suggerisce un adattamento della forma di compensazione alle esigenze specifiche di ciascun lavoratore. Le cinque necessità fondamentali dell’uomo (soddisfatta la prima, posso passare alla successiva e così via): 1.BISOGNI FISIOLOGICI 2.SICUREZZA 3.APPARTENENZA 4.STIMA (approvazione sociale) 5.AUTOREALIZZAZIONE 
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  • I FATTORI IGIENICI E MOTIVANTI SECONDO HERZBERG. LA MOTIVAZIONE E’ GUIDATA DA SODDISFAZIONE E INSODDISFAZIONE dei bisogni umani. Questi ultimi vengono classificati come fattori IGIENICI (condizioni di lavoro, denaro, status, rapporti interpersonali) che, se soddisfatti, si traducono in MANCANZA DI INSODDISFAZIONE; la SODDISFAZIONE è una condizione raggiungibile solo attraverso i fattori MOTIVANTI (autonomia, responsabilità, riconoscimenti, politiche di impresa, raggiungimento degli obiettivi).  
  • Obiettivo: far si che il tutto sia il più possibile diversificato à IMPORTANZA DELLE CAPACITA’ RELAZIONALI E COMUNICATIVE (personalità=insieme delle caratteristiche psicologiche interne che determinano e riflettono come un individuo risponda all’ambiente circostante).  
  • KNOWLEDGE MANAGEMENT à impo per la diffusione della conoscenza attraverso strumenti quali, ad es, riunioni periodiche: ognuno tiene traccia delle proprie operazioni, affinchè ogni “patrimonio sviluppato dal lavoro di una persona” sia accessibile anche agli altri! 
  • HMR (GESTIONE DELLE RISORSE UMANE) è fondamentale per la gestione aziendale (sapere, saper fare, saper far fare, far sapere)! 
  • Un leader tende a fidarsi delle proprie emozioni e intuizioni; detta gli obiettivi da raggiungere. 
  • Un MANAGER PIANIFICA E ORGANIZZA, mettendo in atto TATTICHE E STRATEGIE CHE MINIMIZZINO IL RISCHIO, al fine di raggiungere specifici obiettivi.

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