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- Servono SOLDI. Le banche entrano come capitale di debito, non partecipano al successo dell’impresa ma chiedono un tasso di interesse, proporzionale al rischio; preferiscono le grandi imprese già affermate. I FINANZIATORI (entrano come capitale di rischio)detengono QUOTE dell’impresa, quindi preferiscono investire in giovani imprese nascenti, che hanno una maggiore possibilità di grande crescita in poco tempo rispetto alle imprese già affermate.
- Quindi, per sviluppare un’idea imprenditoriale bisogna trovare un SOCIO CHE CONDIVIDA IL RISCHIO, INVESTENDO SULL’IDEA.
- BUSINESS ANGEL. Rete di persone con grande esperienza imprenditoriale e finanziaria, vicine al sistema universitario. Investono soldi che, per loro, non rappresentano un capitale enorme; si attendono alti livelli di cash-flow attesi entro 3-5 anni, nel campo dell’high-tech (nuovi prototipi non ancora sviluppati).
- “Silicon Valley style”: investimenti in capitale di rischio in imprese in fase di start-up, con quote di maggioranza; EVCA in europa e AIFI in italia.
- CORPORATE VC: imprese che vendono beni per i quali è difficile trovare molta concorrenza, es settore telecom e biotech. Cercano buone idee su cui investire (strategic spin-off), ad es vaccino contro una malattia diffusa, per avere poi ampi ritorni di capitale.
- Un FALLIMENTO DI MERCATO (FUNDING GAP) si configura quando progetti di impresa validi non vengono perseguiti per mancanza di forme di finanziamento adeguate. Per superarlo, gli attori pubblici hanno introdotto numerose politiche per favorire l’imprenditorialità. I target degli interventi pubblici (diretti e indiretti) a favore dell’imprenditorialità sono predisposti secondo tre parole chiave: giovani, università, scienza e tecnologia. Es: CONDIZIONI DI GARANZIA. Per agevolare la richiesta di prestiti alle banche, si fa garante la COMUNITA’ EUROPEA.
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- ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE, presso la camera di commercio. Costo: 150€ circa, servono CONTO CORRENTE (fittizio, poi cambia intestazione del conto con l’impresa che esiste) e STATUTO: depositato dal notaio (ca 7000 €), NON è pubblicamente consultabile! L’impresa può fare solo quello che dichiara nello statuto, che può prevedere qualsiasi diritto particolare e definisce la gestione dell’impresa (consiglio di amministrazione = vertice decisionale)
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- BUSINESS PLAN è il “cv dell’impresa”, offre una sintesi dell’idea imprenditoriale; non è obbligatorio, ma quasi sempre richiesto per ottenere un finanziamento (Banche lo richiedono sempre). Struttura: executive summary (descrizione del progetto), organizational, marketing e financial plan, documenti a supporto.
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